In passato nota come Melinde (da Il Paradiso Perduto di Milton), capoluogo dell’omonimo distretto, situata sulla costa affaccia sull’Oceano Indiano presso la foce del fiume Galana. È a circa 120 km a Nord di Mombasa e 220 Km a Sud di Lamu.
I ritrovamenti archeologici testimoniano la presenza nella zona, fin dal IX secolo, di varie culture bantu simili a quella Pokomo. A partire dal XIV Malindi ha goduto di un periodo di forte sviluppo, legato anche al fiorire della tratta degli schiavi. Una delle piste carovaniere che attraversavano il Kenya arrivava proprio a Malindi, dopo essere passata sull’altopiano di Yatta e da Silaloni. La piazza che ora si trova accanto alla vecchia moschea era il mercato degli schiavi, e ha svolto questo ruolo sino all’inizio del XX secolo.
Dell’antica Malindi si hanno notizie nelle cronache di viaggio dell’ammiraglio cinese Zheng He, che vi approdò nel 1414. Poi nel 1498 il Principato di Malindi fu l’unico della costa ad accogliere il navigatore ed esploratore Portoghese Vasco da Gama, che venne festeggiato per 9 giorni e ottenne i servigi di navigatori esperti che lo condussero fino a Kerala, in India. Il rapporto tra Malindi e i portoghesi durò circa 20 anni durante i quali le altre città della costa vennero attaccate ripetutamente dalle navi portoghesi.
Da non perdere:
Le Pillar Tombs, tra città e pontile:
il monumento si trova in prossimità della Moschea di Juma ed è di grande interesse per la cultura costiera. La più alta delle due tombe risale al principio del XV secolo ed è costruita sulla tomba di uno sceicco locale. La Juma Mosque è detta anche Moschea del Venerdì si affaccia sul mercato dei negrieri che funzionò fino al 1873 ed è una delle più antiche di Malindi.
La Cappella Portoghese, estremità Sud del porto, costruita dai Portoghesi per seppellire due marinai.
È stata visitata da San Francesco Xavier nel 1542.
Colonna di Vasco Da Gama. Su un piccolo promontorio che dal centro si spinge verso il mare si trova una colonna in blocchi di madrepora, affacciata sul mare, fatta erigere nel 1499 da Vasco De Gama per reggervi la Croce Pradao in pietra di Lisbona.
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Un giro per assaporare i colori e gli odori tipicamente africani attraversando la zona del mercato vecchio, tra le bancarelle di spezie, i cumuli di ananas e cocomeri e le botteghe di gioielli in pietre dure, l’artigianato locale in legno, in pietra saponaria e batik. Fino ad addentrarsi nella Malindi “Araba”, una delle zone più affascinanti e famose per i suoi preziosi tessuti e i decori delle sue numerose moschee.
Per i cittadini di nazionalità Italiana è necessario il passaporto con validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza e con almeno 2 pagine bianche obbligatorie. Il visto per Kenya e Tanzania è ottenibile in tutti gli aeroporti di arrivo oppure tramite l’ambasciata del Paese in Italia. Indicativamente il costo è di 50 $. Minori La normativa sui viaggi all’estero dei minori varia anche in funzione delle disposizioni nazionali dei singoli Paesi. La recente normativa Italiana prevede l’obbligatorietà del passaporto individuale anche per i minori la cui validità temporale è differenziata in base all’età. Occorre assumere informazioni aggiornate presso la propria Questura.
Per il Kenya e la Tanzania attualmente non viene richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria se si proviene dall’Italia. È consigliata solo la profilassi antimalarica. Informazioni sul tipo di profilassi devono essere richieste alla ASL locale. La vaccinazione contro la febbre gialla diventa obbligatoria in Tanzania, Zanzibar e Kenya se si proviene da paesi endemici (tipo: Uganda, Etiopia, etc) e diventa inoltre obbligatoria per entrare in Tanzania e a Zanzibar se si proviene dal Kenya, dopo aver soggiornato nel paese o anche solo si è transitato. Si consiglia di stare poco esposti al sole, sempre protetti da occhiali da sole, crema solare ad alta protezione, si consiglia di portare copricapo e indossare pantaloni e camicie a manica lunga all’alba e al tramonto. Dormire con le zanzariere. L’igiene dell’acqua impone di consumare bevande conservate in bottiglie sigillate. Si consiglia di portare i seguenti medicinali: garze, cerotti, disinfettante per ferite, disinfettante intestinale, antibiotici a largo spettro, analgesici, antistaminici, antinfiammatori, antidolorifici, collirio, sali minerali e farmaci ad uso personale. È fondamentale un repellente per le zanzare.
Il Kenya e la Tanzania godono di un clima gradevole durante tutto l’arco dell’anno con temperature medie che oscillano tra i 22° al 30° sulle zone costiere. Sugli altipiani e nei parchi l'escursione termica tra giorno e notte è maggiore e le temperature possono variare dai 24 gradi circa del giorno ai 5/7 gradi della notte. All’Equatore la presenza di luce solare è costantemente di 12 ore al giorno. Il sole sorge alle 6 circa per tramontare alle 18 circa. Non esiste l’alternarsi delle stagioni come da noi. Le grandi piogge vanno da marzo a maggio, le piccole piogge da novembre a metà dicembre.
GMT + 3.
La moneta locale in Kenya è lo scellino kenyano (Ksh). 1 Euro vale intorno a 100 scellini. La moneta ufficiale in Tanzania e a Zanzibar è lo scellino tanzaniano: 1 Euro vale intorno a 2200 Scellini. Le principali carte di credito (American Express,Visa, MasterCard e Diner’s) sono generalmente accettate in entrambi i Paesi. Le carte di credito Electron non sono facilmente accettate. Mance: la mancia non è obbligatoria, ma è ben gradita e serve ad assicurarsi un servizio migliore. È consuetudine offrirla anche a fine servizio, ad autisti, camerieri, Rangers e guide.
L’abbigliamento deve comprendere indumenti in cotone o lino, pratici e leggeri, scarpe chiuse comode o scarponcini e un copricapo. L’abbigliamento a strati è ideale data la varietà climatica del territorio, ossia capi leggeri a cui sovrapporre golf o giacche leggere. È indispensabile un indumento pesante e una giacca a vento per la sera o per le giornate senza sole. Si consiglia, all’alba e al tramonto, di indossare pantaloni e camicie a manica lunga. Il bagaglio per il safari deve essere pesare al massimo 15 kg e costituito da borsoni morbidi. Per il soggiorno al mare dopo il safari consigliamo di preparare un bagaglio separato da lasciare all’arrivo presso l’Agenzia corrispondente. Negli hotel, lodge e campi di lusso è generalmente obbligatorio un abbigliamento formale per la cena (pantaloni lunghi per gli uomini)
Le lingue ufficiali in Kenya e Tanzania sono l’Inglese e lo Swahili. Ma l’italiano è ampiamente diffuso nelle strutture turistiche e nelle zone costiere. Lo Swahili, a detta dei linguisti, è la dodicesima lingua al mondo, parlata da un quarantaquattresimi della popolazione mondiale. Lo Swahili si legge come si scrive, per cui risulta facile agli Italiani. Religione In kenya la colonizzazione ha portato alla quasi totale scomparsa delle religioni indigene. Il protestantesimo è la più seguita (40%). Il cattolicesimo e le religioni tradizionali hanno la stessa percentuale (circa il 30%). Le minoranze islamiche e induiste sono comunque presenti (6%). In Tanzania si stima che le comunità cristiana e islamica siano pressoché equivalenti dal punto di vista numerico, e che ciascuna di esse comprenda una percentuale della popolazione compresa fra il 30% e il 40%. Gli altri tanzaniani professano altre fedi (incluse le religioni indigene tradizionali) o si dichiarano atei.
Si consiglia di portare con sé pellicole fotografiche, caricabatterie, cassette video, card memory di scorta e un buon numero di pile di ricambio essendo difficile, e a volte impossibile, trovarle in loco. Si consiglia di studiare bene la vostra apparecchiatura prima del viaggio. Per quanto riguarda i soggetti valgono le solite regole: evitare di fotografare postazioni militari e governative, aeroporti e la bandiera nazionale. Volendo fotografare le persone, valgono anche qui le regole della buona educazione ed è meglio chiedere il permesso prima di scattare. Masai, Turkana e altre popolazioni sono gelosi della propria immagine che è tutelata, peraltro, da leggi specifiche. Accettano volentieri di farsi fotografare in cambio di un compenso da pattuirsi di volta in volta e sempre in anticipo. Per le foto notturne in savana, la macchina deve essere sprovvista di flash, per evitare di spaventare gli animali.
Quasi tutti gli alberghi e i lodge offrono cucina internazionale, ma vale la pena assaggiare anche qualche specialità locale. La cucina Keniota e Tanzaniana si distinguono per aree geografiche. La tipica cucina è essenzialmente preparata con fagioli e salse di carne. Il piatto più popolare è il nyama choma, una grigliata di carne di capra. Le specialità tipiche swahili della costa sono a base di pesce e cocco. Le spezie sono alla base della cucina tipica costiera. Come in tutta l'Africa si usa cucinare una sorta di polenta preparata utilizzando farine di cereali (miglio, sorgo, mais, grano). In Tanzania tale polenta prende il nome di Ugali. Il Kenya è uno dei maggiori esportatori di caffè e tè a livello mondiale. Il caffè viene prodotto ad alta quota, non viene miscelato ed è poco tostato, ma è veramente aromatico e gustoso. Il tè viene prodotto anch’esso localmente ed è eccellente, localmente si beve fortissimo con molto latte e molto zucchero. Ottima la birra di fabbricazione locale che si può trovare sia in Kenya che in Tanzania:: Pilsner, Premium, Tusker, White Cup. Il vino è un lusso in Africa, specialmente quello Europeo, ma si può ripiegare su prezzi più abbordabili per vini Sudafricani. In Kenya si fabbrica una grappa di canna da zucchero, ilKenya Cane. Con il caffè il Kenya Coffee e poi con l’orzo un forte brandy chiamato Konyag(h)i.
In entrambi i Paesi le chiamate internazionali si possono effettuare con la scheda prepagata locale senza nessun problema. Si possono inviare e ricevere sms con la scheda Italiana, appartenente a qualunque compagnia telefonica. Prefisso internazionale per il Kenya: 00254 + prefisso città senza lo 0 + numero Prefisso internazionale per la Tanzania: 00255 + prefisso città senza lo 0 + numero Prefisso internazionale per l’Italia: 0039 + prefisso città senza lo 0 + numero
La corrente è al 220/240 wolt. Le spine elettriche presenti negli hotels e nei resort sono di tipo tripolare, per poterle utilizzare occorre un adattatore a tre punte o un adattatore universale. Si ricorda che nei lodge, campi tendati, e resort all’interno dei parchi, il generatore di corrente viene spento tra le 23 della sera e le 10 del mattino. Si consiglia di portare con sé una pila elettrica.
Gennaio 2016: Sono lieto di inaugurare la versione 2.0 del nostro progetto, della nostra avventura. Sono passati diversi anni dalla versione 1.0, ma i ringraziamenti dovuti sono sempre molti e alcuni ancora validi dalla scorsa volta! Rinnovo un grazie a mia moglie Laura Stuardo, mamma di Mamasavana, che ha realizzato un logo ormai riconoscibile e che ha rinnovato tutta la veste grafica del sito e della corporate identity, lamentando che io fossi il peggior cliente mai avuto! Paolo Lentini che ci ha seguito fin dall'inizio, con consigli, idee, suggerimenti sempre fondamentali e che ha avuto il coraggio di rivedere, correggere e personalizzare tutti i nostri testi e Danilo Rolle per la preziosa consulenza digital. Pino - detto il Giaguaro - e Gianna (miei suoceri), sempre presenti in appoggio alle nostre scelte, e tutta la mia grande famiglia, genovese e malindina, per il continuo supporto. Ma un grazie particolare va ad amici ed ospiti di Mamasavana, che hanno contribuito ad arricchire questo sito con le loro meravigliose fotografie: Diego Rumazza, Alessandra Dagnino, Roberto De Sibi, Patrizia Garone, Manuela Calistri, Fabiano Ciampolini, Jennifer Schiano, Leandro Fantolini, Lara Cappelli, Pietro Cocco, Gianluigi Crovini, Agata Boschi, Ilaria Martinalli e Francesco Pezzini. Infine ultimo, ma non ultimo, Sandro Ghini senza il quale non avremmo il sito che state guardando! John